PARMA IN TEMPO DI GUERRA PRIGIONIERI NEI CAMPI ALLEATI
PARMA IN TEMPO DI GUERRA PRIGIONIERI NEI CAMPI ALLEATI

Prigionieri nei campi alleati

“Nel corso della Seconda guerra mondiale furono fatti prigionieri 1.200.000 militari italiani, 600.000 dei quali finirono in mano alleata. Nel dopoguerra la questione di questi prigionieri ha subìto una rimozione nella memoria pubblica e perfino la storiografia vi ha dedicato poca attenzione, rendendola di fatto uno dei temi meno noti della storia di quel conflitto. Negli ultimi anni il trend è però cambiato, con la pubblicazione di importanti studi in materia che hanno gettato luce sulle articolate vicende vissute da così tanti italiani. Essere prigionieri degli Alleati, in generale, significava godere di migliori condizioni rispetto a quelle degli Internati militari italiani (Imi) detenuti dai tedeschi anche se, nella maggior parte dei casi, la detenzione fu più lunga: in media di tre-quattro anni fino ad arrivare a sei anni di prigionia. Se i grandi numeri e le macro-ricerche restituiscono un’immagine generale del fenomeno, sono spesso gli studi locali a permettere uno sguardo ravvicinato, capace di cogliere sfumature e significati altrimenti non evidenti. In questa direzione si pone il portale web Parma in tempo di guerra: Prigionieri nei campi alleati.”

Il progetto – a cura di Isrec Parma – racconta l’esperienza della prigionia dei militari italiani catturati dagli Alleati. Una ricerca ancora in corso che attraverso mappe, lettere, documenti e approfondimenti ricostruisce uno dei temi meno noti della Seconda guerra mondiale.

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Approfondimento: Domenico Vitale, Parma in tempo di guerra 1940-45. Atto primo: Prigionieri nei campi alleati. Un progetto digitale, “E-Review”, 7, 2019-2020. DOI: 10.12977/ereview295

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