memorie coloniali
memorie coloniali

Memorie Coloniali

Memorie Coloniali si propone di raccogliere, restituire e condividere le tracce della memoria privata che testimoniano il passato coloniale del nostro Paese, in particolare la memoria visuale, un giacimento di memoria storica poco esplorato.

Obiettivo dei curatori è di rendere disponibile e consultabile la memoria privata custodita nei cassetti delle famiglie italiane e “affrontare in modo nuovo la storia coloniale, aprendo una prospettiva di ricerca dal basso, incoraggiando, attraverso la “restituzione” dei documenti, la riflessione congiunta di colonizzatori e colonizzati su un passato condiviso e comune.” Il progetto di condivisione della memoria storica si impreziosisce della reciprocità, dello scambio e restituzione della memoria di una storia che oltre che nostra e custodita nei nostri cassetti ha riguardato uomini e donne ritratti in quelle foto, ognuno con le proprie storie, protagonisti della memoria del periodo e non più solo comparse di una narrazione nazionale. Un progetto storico che mira ad interrogarsi sull’identità della colonizzazione italiana in Africa.

All’origine del progetto l’incontro fra uno storico contemporaneo e due organizzazioni modenesi non profit (MOXA: Modena per gli Altri e Hewo, con base d’azione in Etiopia) in cerca di una collaborazione accademica per avviare una ricerca sui modenesi che avevano partecipato all’esperienza coloniale in Africa orientale.

Per raccogliere i materiali necessari alla ricerca si ricorse a un coinvolgimento pubblico chiedendo agli abitanti di Modena e provincia “di cercare nei loro cassetti, nelle soffitte e nei vecchi bauli tracce della partecipazione dei propri familiari all’avventura coloniale in Africa Orientale: diari, lettere, fotografie, cimeli”. Il successo dell’iniziativa e il materiale raccolto, per lo più fotografico, fecero pensare di allargare il progetto all’intero territorio nazionale rendendo disponibili da subito i materiali raccolti attraverso un sito web e delle pubblicazioni a stampa. In particolare L’impero nel cassetto … è diventato un best seller per chi vuole avviare progetti simili o implementare questo già esistente di cui si parla da anni nei convegni ed è tuttora considerato un work in progress.