Metti la Storia a Lavoro è il motto scelto dai soci dell’Associzione Italiana di Public History per questo secondo grade appuntamento della Public History Italiana, che si riunirà a Pisa dall’11 al 15 giugno 2018.
Perché unire storia e lavoro? Perché la Public History promuove la storia come risorsa essenziale per la società e l’offerta di competenze professionali laddove la storia come sapere critico e le metodologie della ricerca storica siano necessarie anche per la risoluzione di problemi del presente. I campi di azione sono numerosi perché la fame e il bisogno di storia attraversano tutti gli strati e tutti gli spazi della società contemporanea: le varie comunità entro lo spazio cittadino con le rispettive memorie, gli storici e gli archeologici, gli amministratori dei territorio, i curatori di musei, mostre, archivi e biblioteche, i gestori della conoscenza nelle imprese, lavoratori nell’industria dei contenuti, gli appassionati di ricostruzioni (revival, modellismo).
L’Associazione Italiana di Public History – AIPH – intende creare, nella Seconda Conferenza di giugno, occasioni di confronto e di riflessione fra chi opera e lavora con e sul passato sui modi in cui la storia è presente nella società, dall’università alle piazze, nella cultura alta e in quella popolare, nella vita quotidiana.
Nel corso della conferenza sarà discusso e definitivamente pubblicato il Manifesto della Public History Italiana (ora in bozza sul sito dell’Associazione)
La conferenza si articola in più momenti:
- 1 discorso inaugurale di Andrea Giardina, presidente della Giunta Centrale per gli Studi Storici
- 12 eventi che coinvolgono il pubblico: concentrati l’11 giugno pomeriggio in alcuni luoghi della città: Logge dei Banchi, Dipartimento di Civiltà e Fome del Sapere, Domus Mazziniana e tra di essi un gioco di ruolo dal vivo (per i dettagli vai a La Public History incontra il pubblico)
- 380 conferenze: dal 12 al 15 giugno distribuite in 76 panel (elenco dettagliato su Metti la Storia al lavoro)
- 1 speed networking: un momento di incontro tra i giovani proponenti un’idea di lavoro e professionisti in grado di guidarli nella loro impresa (per i dettagli vai a Gli appuntamenti della conferenza)
- 1 assemblea generale dell’associazione
- 6 tavole rotonde che riuniscono i maggiori esperti di Digital Humanities, Media, Didattica, Professionalità del Public Historian, Casa della Storia Europea, la Leva militare
(per i dettagli vai a La Public History incontra il pubblico) - 34 poster: che illustrano i progetti di Public History attivi attualmente in Italia (per i dettagli vai a Poster)