Obiettivo di Ktiv | Digitized Hebrew manuscripts è permettere ai lettori di tutto il mondo di accedere al corpus completo dei manoscritti ebraici esistenti, consentendo a ricercatori e studiosi di utilizzare gli strumenti di ricerca più innovativi.
Fu per primo David Ben-Gurion, il primo ministro dello Stato di Israele, a riconoscere la necessità di raccogliere tutti questi manoscritti ebraici a Gerusalemme. Il suo scopo era quello di formare una raccolta unica per favorire la ricerca accademica, religiosa e culturale della storia dei testi e il contesto in cui presero forma. Rendendosi conto che non sarebbe stato possibile raccogliere fisicamente tutti i manoscritti, nel 1950 Ben-Gurion decise di istituire un apposito Istituto per raccogliere in microfilm le copie di manoscritti ebraici di tutto il mondo.
Nel 1963 l’Istituto si trasferì alla Biblioteca Nazionale di Israele, con il nome di Institute of Microfilmed Hebrew Manuscripts e ha continuato a raccogliere le copie di manoscritti nel corso degli anni fino a rendere il progetto iniziale di Ben-Gurion una realtà, arrivando ad avere le copie su microfilm della quasi totalità dei manoscritti ebraici noti in tutto il mondo.
Grazie allo sviluppo tecnologico, oggi è possibile accedere al corpus completo dei manoscritti ebraici attraverso un unico portale che collega 35 istituzioni partecipanti e rende le attuali 60 collezioni accessibili alle comunità internazionali di ricercatori e studiosi direttamente dalle proprie istituzioni e abitazioni.
TEMI

KTIV | manoscritti ebraici digitalizzati
Ktiv Digitized Hebrew manuscripts è reso possibile grazie al generoso sostegno della Friedberg Jewish Manuscript Society (FJMS) and the Landmarks Heritage Program in the Prime Minister’s Office, creato per preservare il patrimonio nazionale.