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Documenti e storia del Campo di Concentramento di Casoli 1940-1944

campocasoli.org è il sito per l’accesso e la consultazione ai fini di ricerca storica e di cultura della memoria, delle risorse informative e documentali sull’ex Campo di Concentramento di Casoli in provincia di Chieti, Abruzzo, attivo tra il 1940 e il 1944. “In modo particolare tratta il fondo ad esso dedicato, conservato presso l’Archivio storico del Comune di Casoli e riordinato nell’anno 2000.”
Il Campo di Casoli, all’inizio fu istituito per internare ebrei stranieri (fino a maggio del 1942) e successivamente per internati “ex jugoslavi” (sudditi nemici). L’obiettivo del progetto è raccogliere documenti, testimonianze, fotografie e altro materiale in modo da offrire una documentazione il più completa possibile con lo scopo, da una parte, di studiare scientificamente il Campo di concentramento di Casoli e, dall’altra parte, di poter mettere a disposizione il suddetto materiale sia agli studiosi che ai diretti discendenti degli internati. È un paziente lavoro di ricerca fotografica, documentaria ed archivistica. Al momento il lavoro è in continuo aggiornamento e per tale ragione i risultati pubblicati sono ancora del tutto parziali.

Nel sito campocasoli.org i documenti sono riprodotti in foto facsimilare totale, ordinati secondo la segnatura archivistica. Si tratta di un archivio digitale che consente di ricostruire la storia sociale di un campo di internamento fascista e soprattutto utile a ricomporre anche la documentazione di altri campi fascisti italiani, poiché il “fascicolo personale” seguiva l’internato in caso di trasferimento da un campo all’altro. Il sito campocasoli.org, offre la possibilità di capire gli spostamenti, l’ambiente sociale, la vita quotidiana, il capitale mobile, la corrispondenza postale tra gli internati e i loro famigliari/amici, i solleciti della questura verso la direzione del campo, i provvedimenti disciplinari e di internamento nei confronti degli internati, l’assistenza medica e le condizioni igieniche dei locali, le condizioni di salute degli internati, nonché la burocrazia, l’amministrazione, la contabilità del Campo. È una ricerca aperta alla collaborazione di studiosi, istituti, fondazioni, università.

Altro scopo della ricerca, di importanza centrale per la cultura della memoria, è sia dare un volto ai nomi degli internati, sia dare un nome ai loro volti, soprattutto agli ebrei stranieri internati in questo Campo dal 10 luglio 1940 – dove giunsero dal carcere di Trieste, perché disponiamo di una loro foto di gruppo scattata proprio a Casoli. Dopo l’8 settembre 1943, 9 di questi internati ebrei stranieri che inizialmente erano “passati” per il Campo di Casoli, furono arrestati e deportati nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau dove trovarono la morte certa. Un altro, invece, è stato assassinato nel campo di Risiera San Sabba, un altro venne deportato nel campo di concentramento di Bergen-Belsen e sopravvisse alla liberazione avvenuta il 4 marzo 1945. Quella foto, per molti di loro, rappresenta, forse, l’ultima immagine-testimonianza che possediamo. Inoltre, allo stato attuale delle ricerche, sembra che il Campo di Casoli sia stata l’ultima località di internamento nota per 14 internati ebrei stranieri.

Responsabile del progetto: Giuseppe Lorentini

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